mercoledì 28 novembre 2012

Bando alloggi - Dr Trasparenza e Mr Fabi



In uno stupefacente volantino diffuso ieri sera, un “sindacato”:
- ci dà atto di aver chiesto di rendere pubblici gli oneri accessori di ciascun appartamento messo in bando, in modo da consentire
ai colleghi di fare scelte pienamente consapevoli;
-
ci dà atto di aver riconosciuto la grande abnegazione dei colleghi di Gestioni Immobiliari, che stanno fornendo tutte le necessarie informazioni ai colleghi;
-
ci dà atto di aver prontamente comunicato ai colleghi interessati di poter ricevere informazioni sugli alloggi prescelti per via telefonica, chiamando i numeri dei colleghi di GEI pubblicati in sede di pubblicazione del Bando Alloggi.

Poi, accorgendosi di aver esagerato nell’ammettere la funzione positiva che il SIBC svolge nell’interesse dei colleghi anche su questo argomento, ci attribuisce “un’infamante teoria secondo la quale, tracciandole richieste al telefono, si poteva monitorare l’afflusso delle domande verso questa o quell’altra abitazione... i colleghi del GE.I., e solo loro, conoscendo la numerosità delle domande e la loro concentrazione, potrebbero di conseguenza fornire in materia consigli utili per piazzare la domanda al posto giusto.”

Naturalmente, non abbiamo scritto nulla del genere, e persino i virgolettati esistono soltanto nel cervello dell'estensore del volantino Fabi (ennesimo segnale dello scadimento del confronto: virgolettare cose inventate... complimenti!). Spiace che un esempio, magari poco chiaro, fatto per sottolineare che una maggiore trasparenza va a vantaggio di tutti i colleghi, venga coartato per imbastire una misera vetero-polemichetta da vecchi sindacalisti.
Alla quale, ovviamente, non vale la pena di rispondere.
Noi, ci occupiamo dei colleghi.

Abbiamo scritto - e ribadiamo - che avremmo trovato più giusto fornire a tutti, sin da subito, attraverso la intranet aziendale e per tutti gli alloggi, le informazioni che invece i colleghi di GEI, con grande impegno, stanno fornendo ai singoli, via telefono. Qualcuno ritiene ingiusta questa proposta?
Se qualcuno è contro la trasparenza, basta che lo dica chiaramente.

Abbiamo scritto - e ribadiamo - che la risposta di GEI evidenzia un duplice problema: di riservatezza dei richiedenti e di trasparenza informativa. Problemi del quale ci illudevamo tutti fossero ben consapevoli.
Non per il motivo che ci attribuisce Mr Fabi, ossia perché i correttissimi colleghi di GEI possano violare i doveri di riservatezza che l’incarico ricevuto impone loro.
Ma perché non troviamo risposta a due domande semplici semplici: 
per quale motivo un sistema completamente imperniato sulla gestione personale via internet e sulla riservatezza delle richieste di ognuno (in tanti casi decisive per l'esito finale) viene palesemente contraddetto sul punto degli oneri accessori?  
e soprattutto: 
per quale motivo le  informazioni che si possono dare al telefono non si possono fornire con un documento pubblico disponibile sull'intranet per tutti gli interessati? 

Mistero.
Per questo, il SIBC propone sin d’ora che si intervenga sul nuovo Regolamento per fare questi (e altri) significativi passi avanti in termini di trasparenza ed equità

Tanto per cominciare, con una proposta che proviene da un brillante collega sul social network della Banca: che sia resa nota attraverso la intranet la lista di tutti gli assegnatari di alloggi di Banca esistenti in Roma, palazzo per palazzo. Se esistono problemi di privacy, siano superati da apposita clausola contrattuale in sede di periodico rinnovo. Sarebbe un fondamentale strumento di controllo “sociale”della corretta conduzione degli alloggi da parte degli assegnatari.
A parte chi subaffitta l’alloggio e chi lascia la casa ad altri per vivere altrove, qualcuno ha qualcosa in contrario?

IO VOGLIO TRASPARENZA! IO VOGLIO IL SIBC!

martedì 27 novembre 2012

Bando Alloggi - Oneri accessori



Con nota del 6 novembre 2011, il SIBC aveva chiesto al Servizio Gestioni Immobiliari di rendere noti, al fianco dei canoni di affittoprevisti per i 130 alloggi in bando, anche gli oneri accessori (condominio, riscaldamento) per ciascun alloggio, in quanto la consistente variabilità degli importi fra diversi appartamenti può determinare scelte non del tutto consapevoli da parte dei colleghi.

Ieri, il Servizio Gestioni Immobiliari ha risposto al SIBC precisando che - anche se “gli oneri accessori sono voci di spesa non predeterminabili nel loro puntuale ammontare”, “il personale incaricato... (presumiamo le persone indicate per fornire informazioni nel messaggio di accompagnamento al bando alloggi, ndr) sta già provvedendo a comunicare, su richiesta degli interessati, l’importo medio mensile degli oneri accessorirelativi ai complessi immobiliari nei quali sono siti gli alloggi nonché l’importo addebitato nell’ultima bolletta relativa a ciascun alloggio in gara”.

In pratica, quello che chiedevamo noi, ma con una non marginale differenza.
Il SIBC, si sa, è il sindacato della trasparenza. Avremmo trovato più giusto fornire per iscritto e per tutti gli alloggi le informazioni che invece i colleghi di GEI, con grande impegno, stanno fornendo ai singoli, via telefono. Anche perché, esiste un problema di riservatezza delle domande. Le domande immesse in procedura sono per fortuna segrete, ma se cento colleghi - per dire - chiamano il Servizio preposto e chiedono informazioni sulle case di loro interesse, non è difficile “estrapolare” la tendenza delle richieste prima che sia concluso il termine per le domande in bando.

Pertanto, pur prendendo atto con soddisfazione della consueta fattiva collaborazione dei colleghi incaricati, il SIBC propone sin d’ora che il prossimo bando faccia questi (e altri) significativi passi avanti in termini di trasaparenza e informazione.

Rammentiamo a tutti i colleghi che il termine per la presentazione delle domande scade venerdì 30 novembre!

martedì 26 giugno 2012

Chiusura Largo Volumnia. Lettera ai Capi Servizio.

AI CAPI SERVIZI E DELLE FILIALI DI ROMA
E p.c.
AL CAPO DEL SERVIZIO PINE
AL CAPO DEL SERVIZIO PGR

OGGETTO: chiusura straordinaria strutture pedagogiche di Largo Volumnia.

Si rende noto alla S.V. che, a causa della chiusura straordinaria delle strutture pedagogiche di Largo Volumnia, disposta dalla Banca d’Italia in data successiva a quella prevista per la formulazione dei piani ferie, i colleghi che usufruiscono del servizio di nido presso tali strutture si trovano nella necessità di rivedere le assenze estive già pianificate per far fronte alle esigenze di cura dei figli minori in tenerissima età (3 mesi -3 anni) nel periodo di mancata erogazione del servizio aziendale, che si protrarrà dal 15 luglio al 15 settembre p.v..

La situazione venutasi a determinare comporterà prevedibili difficoltà per i colleghi nell’organizzare una gestione alternativa dei bisogni di cura dei figli minori, considerato anche il breve periodo di preavviso della sospensione del servizio e la indisponibilità di soluzioni alternative.

Si prega pertanto la S.V. di voler tener adeguato conto della situazione di grave disagio determinatasi per i colleghi nel valutare le richieste di revisione dei piani ferie e di permessi, anche a valere sul monte ore dei permessi per motivi straordinari, che i colleghi interessati potranno presentare per far fronte all’imprevisto disservizio.

Roma, 26 giugno 2012
                                                                       LA SEGRETERIA NAZIONALE

venerdì 22 giugno 2012

Asili di Largo Volumnia e nuova gara d'appalto per le strutture pedagogiche di Roma.

Al Capo del Servizio PINE

Come ben noto a codesto Servizio, a seguito di verifiche compiute dalle competenti autorità presso le strutture pedagogiche di Largo Volumnia, sono state riscontrate irregolarità nella messa a norma degli edifici. Sarà quindi necessario effettuare lavori urgenti, che comporteranno la chiusura anticipata dei nidi nel mese di luglio e la riapertura posticipata nel mese di settembre.

A tale proposito, il SIBC rileva che che le medesime strutture erano state oggetto pochi anni addietro di analoghi interventi di adeguamento e messa a norma, con ben immaginabili disagi per l’utenza. Stupisce, pertanto, che gli accertamenti condotti dopo un così breve lasso temporale abbiano nuovamente trovato la Banca d’Italia inadempiente rispetto alla sicurezza dei locali presso i quali si svolge il servizio di nido aziendale.
Ricordiamo infatti che la sicurezza delle strutture è e resta a carico della Banca d’Italia secondo le previsioni del vigente capitolato d’appalto, prorogato per un anno da codesto Servizio.

SIBC: TENERE CONTO DEI DISAGI ARRECATI
Ciò posto, considerato che la sospensione del nido - comunicata in molti casi in un periodo successivo all’approvazione dei piani ferie - comporterà per i colleghi interessati evidenti, rilevanti disagi, sollecitiamo formalmente codesto Servizio a:

·  concordare con urgenza un servizio alternativo con il gestore delle strutture (Opera Nazionale Montessori), ridistribuendo i bambini dei nidi di Largo Volumnia anche presso le diverse strutture rimaste operative (scuola materna e micronido di largo Bastia e nido di via Panisperna), tenuto conto della ridotta frequenza che caratterizza i mesi estivi. Si ricorda al riguardo che tale misura è già stata disposta in passato per analoghe evenienze;  
· consentire la eventuale revisione dei piani ferie delle strutture presso le quali sono addetti i colleghi che usufruiscono del servizio di nido di largo Volumnia, in modo da consentire ai colleghi di poter gestire le conseguenze del disservizio;
·  ove tale misura non sia possibile, riconoscere ai colleghi interessati un’apposita causale eccezionale di assenza che copra il periodo di chiusura dei nidi, introducendo permessi orari per tamponare le esigenze straordinarie.

Va da sé che, per il periodo di mancata erogazione del servizio, non potranno essere effettuare le trattenute per il pagamento del nido a carico dei colleghi interessati.  

Il Sindacato Indipendente invita inoltre a prendere immediato contatto con il gestore del nido, al fine di  concordare le modalità con le quali - alla ripresa del servizio - sarà assicurata la piena funzionalità nell’inserimento dei bambini di nuova immissione presso le strutture, presso le quali andrà quindi garantita la presenza di personale quantitativamente e qualitativamente adeguato.

LE PROPOSTE SIBC PER LA GARA D'APPALTO
A tale ultimo proposito, codesto Servizio ha deciso di prorogare - senza gara, per un anno - il contratto in essere con il gestore di tutte le strutture pedagogiche. Una prova di scarsa efficienza nella gestione dei contratti di appalto già riscontrata in altri campi.
Per tale motivo, prima che arrivi a scadenza anche la proroga, sollecitiamo codesto Servizio a predisporre gli atti necessari per avviare tempestivamente la nuova gara d’appalto, per la quale il SIBC chiede l’adozione di importanti correttivi necessari a evitare lo scadimento del servizio.

In particolare, l’attuale capitolato di appalto fissa il rapporto massimo bambini/educatori facendo rinvio alla normativa regionale di riferimento che, all’atto dell’ultimo capitolato ancora vigente, era fissato per i bambini del nido in 1 educatore ogni 6 bambini. Con legge regionale 22/2012, tale rapporto è stato modificato in senso peggiorativo dalla Regione Lazio, gravata da significativi problemi di bilancio. Si segnala pertanto al necessità, nel prossimo capitolato di appalto, di fissare autonomamente e senza rinvio alla legislazione regionale i parametri del rapporto bambini/educatori, nonché tutti quegli ulteriori parametri che appaiono necessari a preservare l’adeguata qualità del servizio di nido aziendale per tutta la durata dell’appalto.

Il SIBC diffida codesto Servizio del procedere a una gara d’appalto basata sul criterio del massimo ribasso. Nell’ottica di assicurarsi un servizio di qualità, occorrerà invece procedere alla valutazione dell’offerta economicamente più vantaggiosa, includendo quali parametri ulteriori di valutazione dell’offerta anche servizi ulteriori come ad es. l’offerta di corsi di musica o lingue.

Si segnala inoltre che il vigente capitolato, pur ponendo a carico del consulente-pediatra della Banca il compito di definire il regime alimentare dei bambini, non chiarisce di quali poteri anche ispettivi egli sia dotato, né precisa i modi, i tempi e la documentazione di questa sua essenziale attività. Si ravvisa pertanto la necessità che il prossimo capitolato fissi in modo inequivoco tali parametri, che ad oggi rendono poco efficace tale fondamentale attività di vigilanza sulla qualità e quantità dei pasti somministrati ai bambini dal gestore dei nidi.

Si evidenzia altresì che l’attuale capitolato non consente al Comitato dei genitori di verificare i registri delle presenze delle insegnanti, rendendo oltremodo difficoltoso verificare l’effettivo rispetto dei parametri di rapporto massimo bambini/insegnanti. Nel prossimo capitolato d’appalto pertanto tali poteri andranno appositamente previsti, non essendo possibile per i genitori verificare quotidianamente la presenza per i diversi turni di un numero di insegnanti coerente con il numero dei bambini presenti.

Tenuto conto infine della circostanza che le strutture dell’Istituto non chiudono durante i mesi estivi, si ravvisa la necessità, quantomeno per i nidi, di prevedere nel capitolato d’appalto l’apertura anche nel mese di agosto. Infatti, data l’età dei bambini, non è possibile usufruire del servizio di centro estivo, rendendo quindi necessario per i colleghi richiedere periodi di ferie o aspettativa prolungati, non sempre compatibili con le esigenze di servizio.

In attesa di cortese, sollecita risposta, invitiamo codesto Servizio a rendere noti con urgenza, dato l’approssimarsi della chiusura anticipata delle strutture di largo Volumnia, le misure adottate e gli interventi previsti per ridurre i disagi all’utenza.

Distinti saluti.

LA SEGRETERIA NAZIONALE

giovedì 21 giugno 2012

Municipi II, III e IV. Trasporto pubblico.

Al Mobility Manager
Servizio Affari Generali

Dallo scorso 18 giugno, i Municipi II, III e IV sono stati investiti da una profonda modifica del trasporto pubblico di superficie, in conseguenza dell’avvio della tratta metropolitana B1 Bologna-Conca d’Oro.

Come tristemente noto alle cronache, tali modifiche hanno comportato in molti casi drammatici disservizi, naturalmente ricaduti sulle spalle dei cittadini. Al di là di tali “disservizi”, tuttavia, non si può non osservare che la rete di trasporti così configurata tende - in diversi casi - a rendere più lungo e complesso il raggiungimento del posto di lavoro per le colleghe e i colleghi provenienti dai Municipi sopra menzionati.

Per di più, si ventila da più parti l’ulteriore riduzione dei collegamenti di superficie con via Nazionale. Una riduzione del tutto inconcepibile.

A tale proposito, si invita codesto Servizio a prendere contatti - senza indugio - con le funzioni "competenti" del Comune di Roma, al fine di sollecitare interventi immediati e “consistenti”. Siamo certi che codesta Amministrazione saprà indicare interventi idonei a tutelare la necessità di raggiungere in modo tempestivo ed efficiente il posto di lavoro, da parte di migliaia di lavoratori della Banca addetti al “polo” di via Nazionale e limitrofi - lavoratori in larga parte utenti del servizio pubblico di trasporti.

Distinti saluti.
 LA SEGRETERIA NAZIONALE

giovedì 31 maggio 2012

Mensa: mangiamoci le unghie

A oltre due mesi e mezzo dalla nostra richiesta di informazioni relative al contratto per il servizio mensa, in scadenza il 31 dicembre p.v., il Sindacato Indipendente rileva:
  • che l’Amministrazione non ha ritenuto di fornire risposta ai numerosi motivi di insoddisfazione dei colleghi per la qualità del servizio reso;
  • che l’Amministrazione non ha ritenuto di dare alcuna informazione sulla gara di appalto necessaria per poter restituire a tutti un servizio basato sul necessario rispetto dei colleghi e della loro salute alimentare.
Una latitanza indecente, tanto più in quanto si susseguono segnalazioni di gravi disservizi nelle mense romane. Il caso più recente, di ieri, è la segnalazione del ritrovamento di “un’unghia” (umana, ndr) in un piatto di carne, rispetto al quale il direttore della mensa avrebbe promesso “un esame del DNA” (sic!!!) per verificare la provenienza della stessa.

E’ evidente che siamo ben al di là dei limiti del tollerabile e anche degli obblighi a cui la Banca d’Italia, in quanto contraente, deve ottemperare.
 
Diffidiamo formalmente l’Amministrazione dall’ennesimo raggiro nei confronti di colleghe e colleghi, che si compirebbe scegliendo una proroga dell’attuale gestione che nessuno vuole, smentendo - fra l’altro - quanto formalmente promesso un anno fa dal dottor Proia, allora Funzionario Generale dell’Area: non ci sarà proroga contrattuale, ma si farà la gara d’appalto”.

Non vorremmo che la gara d’appalto mensa abbia fatto la fine del dottor Proia.
Certe latitanze, che sembrano studiate apposta per ledere gli interessi primari dei colleghi, NON SONO AMMISSIBILI!

lunedì 28 maggio 2012

Ottenuta agevolazione Metrebus!

Di seguito alla richiesta del SIBC, affinché anche la Banca d'Italia - come tutte le aziende dotate di "Mobility Manager" - stipulasse una specifica convenzione con l'ATAC per ottenere agevolazioni, a beneficio di tutte le colleghe e i colleghi, per abbonamenti annuali ai mezzi di trasporto pubblico a condizioni agevolate, il Servizio Affari Generali ha stipulato detta convenzione, dandone notizia con il messaggio in allegato.

Saranno previsti sconti sia sui titoli di viaggio annuali "Metrebus Roma e Lazio" (sconti compresi fra 30 e 50 euro), sia sull'abbonamento annuale al "car-sharing" (servizio di trasporto individuale che utilizza vetture pubbliche).

Nell'apprezzare la tempestività dell'iniziativa assunta, che risponde alla duplice finalità di favorire politiche di spostamento a basso impatto ambientale e di assicurare al personale dell'area romana vantaggi "a costo zero" per la Banca, il SIBC auspica che siano definite linee applicative chiare anche per coloro il cui abbonamento annuale scadrà nei primi mesi dell'anno 2013.

martedì 22 maggio 2012

Agevolazioni Metrebus Atac

Al Capo del Servizio Personale I.N.E.
Al Capo del Servizio Affari Generali
 
Da diverso tempo, è sospesa la convenzione che la Banca d’Italia, attraverso il suo “mobility manager”, aveva stipulato con l’ATAC per ottenere una riduzione del costo degli abbonamenti per il trasporto pubblico urbano.

A tale riguardo, va altresì evidenziato che dal prossimo 25 maggio entreranno in vigore le nuove tariffe ATAC che - in barba alla qualità del servizio - saranno naturalmente più alte di quelle vigenti.

Come riportato sul sito atac.it, i dipendenti delle aziende che - come la nostra - sono dotate del “mobility manager”, potranno “richiedere e veder recapitato dal personale Atac, presso la propria sede di lavoro, il titolo di viaggio (es: abbonamenti Metrebus, ndr) prescelto ad un prezzo agevolato”. Come evidente, ciò rappresenterebbe un vantaggio per tutti i malcapitati utenti del trasporto pubblico e “a costo zero” per la Banca.

Il Sindacato Indipendente chiede pertanto che i servizi responsabili per la “mobilità aziendale” si attivino, con sollecitudine, al fine di assicurare la nuova convenzione con l’ATAC a beneficio dei colleghi-utenti romani.

Distinti saluti.

martedì 8 maggio 2012

Parcheggio di Largo Bastia


Al Capo del Servizio Personale I.N.E.
Al Capo del Servizio GEI
Al Capo del Servizio Acquisti
Al Direttore dell’Unità di Informazione Finanziaria


Oggetto: parcheggio di Largo Bastia.

Con riferimento all’argomento in oggetto, il Sindacato Indipendente denuncia la situazione di degrado, sia logistico che gestionale, riguardante lo spazio destinato al parcheggio delle auto dei colleghi che lavorano a Largo Bastia.

Dal punto di vista logistico, si rileva preliminarmente che la zona situata anteriormente alle mura è da tempo insufficiente a contenere le autovetture di tutti i colleghi e viene per questo utilizzato anche lo spazio retrostante l’acquedotto, consistente in un terreno sterrato, polveroso, che - seppur ricoperto sommariamente di pietrisco – non consente di muoversi agevolmente.
Inoltre, durante i periodi di pioggia, non essendo stato preparato al drenaggio delle acque piovane, l’area anzidetta si copre di ampie pozzanghere, difficili da evitare soprattutto al buio, in quanto i due faretti posizionati a una delle estremità non sono sufficienti per illuminare adeguatamente l’intero piazzale.
 A causa delle nevicate dello scorso inverno, sono stati tolti i teli fatiscenti che ricoprivano la struttura posta nella zona anteriore all’acquedotto, ma tuttora non riposizionati. E’ evidente l’utilità della copertura delle strutture adibite al parcheggio dei veicoli, per cui si chiede il tempestivo ripristino della stessa.
Con l’occasione, sarebbe altresì auspicabile la realizzazione di una analoga struttura anche per il piazzale posteriore.

Dal punto di vista gestionale, il Sindacato Indipendente ha notizia della frequente rilevazione, da parte dei colleghi, della presenza di persone estranee alla Banca, che accedono liberamente al parcheggio e, qualora causassero danni alle macchine parcheggiate, non sarebbero facilmente individuabili. Va infatti rilevato che il vigilante è in condizione di vedere solo piccole zone dell’area parcheggio attraverso il monitor della cabina dove alloggia, posizionata nella parte retrostante e lontana dall’ingresso di Largo Bastia.
Va inoltre rilevato che molte persone che si recano presso il Casc o la scuola materna – non sempre colleghi, ndr – utilizzano l’ingresso di Largo Bastia e non quello, più pertinente, di via del Mandrione, attraversando il parcheggio a velocità sostenuta e mettendo talvolta a repentaglio l’altrui incolumità.
Altra anomalia è quella dell’utilizzo del parcheggio da parte di persone non assegnate alla sede di Largo Bastia, comprese società esterne, che occupano i posti disponibili costringendo i colleghi a cercare parcheggio altrove.
E’ facilmente intuibile che la dislocazione della cabina direttamente al cancello d’ingresso di Largo Bastia, nonché il rilascio di unpass ai soli colleghi autorizzati a parcheggiare in loco, così come già previsto in strutture simili della Banca, consentirebbero un migliore controllo degli accessi.
        
Il SIBC chiede pertanto un intervento organico sulla materia, al fine di garantire sicurezza e funzionalità delle strutture adibite, al servizio dei colleghi che lavorano in Largo Bastia.

Roma, 8 maggio 2012
UNITA PRODUTTIVA ROMA A.C.

martedì 3 aprile 2012

Alloggi di Banca. 142 meno 144 = ?

Centoquarantadue (142) giorni fa, la Commissione Alloggi, riunitasi per mesi in sede tecnica con i componenti di “parte Banca” e i rappresentanti sindacali, varò finalmente il testo di riforma del Regolamento per l’assegnazione delle “case di Banca”, che modificava in modo assai significativo i criteri per l’assegnazione e le modalità di partecipazione alle gare, ponendosi finalmente in sintonia con i colleghi che chiedono da anni, giustamente, che le case siano locate a chi ne ha più bisogno (tipicamente, i giovani e le persone con reddito più basso e/o carichi familiari).

Questo testo - che a giudizio del SIBC va considerato quasi definitivo, necessitando solo di
minimali correttivi di buon senso - venne quindi inviato dalla Divisione competente del Servizio GEI, che con scrupolo e intelligenza aveva partecipato ai lavori di modifica normativa, al Servizio Consulenza Legale, per verificarne la regolarità formale.

Da allora, a dispetto del lavoro di grande accuratezza che tutti i membri della Commissione hanno compiuto attraverso un confronto talvolta aspro ma molto costruttivo, nulla è stato più possibile sapere del testo.


Al contrario, a fronte delle richieste che il SIBC ha avanzato, insieme a FALBI e UIL,  per approvare rapidamente il nuovo testo e quindi permettere finalmente l’uscita di un nuovo “bando alloggi” (a distanza di ben due anni dal precedente!), la Delegazione aziendale ha di fatto contrapposto una serie di richieste non pertinenti che sono state poste come scambio “do ut desfra richieste dell’Amministrazione (es: portinerie del C.D.M.!) e il superamento di alcuni impedimenti formali alla convocazione della Commissione.


Un atteggiamento sostanzialmente “ricattatorio” che si sta consumando sulla pelle dei tanti colleghi che vivono in modo drammatico il disagio abitativo, e devono constatare la lontananza fra l’agire dell’Amministrazione e la loro vita reale, i loro bisogni quotidiani e le loro legittime aspettative.


Nel contempo, sempre trascurando bisogni e aspettative dei colleghi, è stato solennemente pronunciato lo “stop” ai lavori per i 144 alloggi (centoquarantaquattro) che la Banca aveva previsto di far costruire in zona Tor Vergata. Un progetto per il quale la Banca ha già sopportato costi rilevanti, per l’acquisto di terreni, la concessione delle licenze edilizie, le “opere di urbanizzazione” promesse al Comune di Frascati per ottenere le predette licenze, financo le decine di migliaia di euro spesi per spostare, una ad una, le piante di ulivo che si trovavano sventuratamente piantate sul terreno dove dovevano essere costruiti gli alloggi. Un progetto ora bloccato per un “veto” di cui non è dato conoscere i motivi, e che altera gravemente le prospettive di soluzione del problema alloggi su Roma.


In questa situazione, l’improvvisa imposizione di un “do ut des” per portare a termine i lavori di revisione del Regolamento e far uscire il “bando alloggi” deve rendere tutti consapevoli della vera natura della nostra controparte.  
La Segreteria Nazionale del SIBC è a disposizione di tutti i colleghi interessati, per supportarne le ragioni di fronte all’insostenibile sordità dell’Amministrazione.

mercoledì 21 marzo 2012

Viabilità per il Centro Donato Menichella

Pubblichiamo la lettera inviata questa mattina all'Amministrazione, per sollecitare un intervento sul tema della viabilità per raggiungere il Centro Donato Menichella.

Da anni, la via di accesso diretta verso il Centro Donato Menichella, che collegava via di Passolombardo a viale Guido Carli, risulta chiusa a causa dei lavori (interrotti senza prospettive di ripresa) del cantiere per l’opera di Santiago Calatrava.

Un’opera, lo ricordiamo, che originariamente doveva essere pronta per i Mondiali di nuoto 2009, e che era stata poi destinata a essere utilizzata per le Olimpiadi di Roma del 2020 - che, come noto, non si terranno in Italia.

A causa della chiusura della strada, i colleghi che devono raggiungere il C.D.M. sono costretti a un percorso tortuoso (via di Passolombardo, via Cracovia, via Salamanca, via dell’Archiginnasio), per potersi poi ricongiungere a via Guido Carli. Un percorso inefficiente, oltre che per la sua lunghezza (3 km, a fronte di 1,2 km del tragitto preesistente), perché caratterizzato da un esiguo spazio della carreggiata, buche sul terreno, scarsa illuminazione.

Ad aggravare ulteriormente la situazione, lungo il percorso sono stati aperti due nuovi cantieri per iniziativa dell’Università di Tor Vergata, che aggravano la situazione della viabilità per effetto del continuo transito, in entrata e in uscita, di mezzi pesanti che ostacolano una circolazione regolare e in condizioni di sicurezza.

Al riguardo, si ha presente che gli accordi intercorsi in occasione della migrazione per il Centro Donato Menichella prevedevano la disponibilità di una viabilità adeguata a raggiungere il Centro medesimo. In seguito, esattamente quattro anni or sono, codesta Amministrazione informò ufficialmente i colleghi che “per ragioni operative di cantiere” la viabilità avrebbe subito le modifiche sopra riportate, per un periodo indicato in “circa un anno”. Al contrario, a quattro anni di distanza, la situazione è rimasta immodificata, con ciò comportando il venir meno a un patto fra le parti e un sensibile nocumento per i colleghi interessati.

Tutto ciò premesso, il Sindacato Indipendente Banca Centrale ritiene che il tempo intercorso da allora renda assolutamente obbligatorio e non procrastinabile, da parte di codesta Amministrazione, compiere con sollecitudine tutti i passi necessari presso le Autorità competenti, al fine di ripristinare le precedenti condizioni di viabilità “diretta” verso via Guido Carli per chi proviene da zona “Torrenova”.

In attesa di un pronto riscontro alla presente, inviamo distinti saluti.

Roma, 21 marzo 2012

LA SEGRETERIA NAZIONALE

mercoledì 14 marzo 2012

Mense romane - Risultati Sondaggio e Lettera alla Banca

Pubblichiamo di seguito la nota inviata al Servizio Acquisti, in relazione agli esiti del sondaggio mensa svolto fra i colleghi dell'area romana.

AL CAPO DEL SERVIZIO ACQUISTI
e, p.c. AL DIRETTORE CENTRALE DOTT. MENICHIELLO

Le risposte che quasi mille colleghi del solo polo romano hanno fornito al questionario promosso dal SIBC circa la qualità del servizio mensa lasciano pochi margini di interpretazione. 

La qualità dei cibi è giudicata insoddisfacente dall’83% dei colleghi.
La tipologia delle pietanze è insoddisfacente per il 74% dei colleghi.
L’attuale servizio mensa è valutato in modo insoddisfacente dall’80% dei colleghi.
La qualità del cibo e l’equilibrio delle pietanze è ritenuto l’aspetto fondamentale dell’appalto dal 97% dei colleghi (il 3% ritiene giusto che la Banca si concentri sul massimo risparmio).
Il 91% dei colleghi non vuole che si proroghi l’attuale appalto anche per l’anno venturo.

Le differenze fra i diversi poli sono di entità non significativa (peggiori rispetto alla media sono reputati il polo Nazionale/Boschetto e Otricoli). Come codesto Servizio può facilmente intuire, il livello di insoddisfazione è elevato e non più eludibile. 

Pertanto, il Sindacato Indipendente Banca Centrale chiede di sapere:
- è consapevole codesto Servizio del profondo scontento dei colleghi circa la qualità dei cibi e le pietanze proposte nelle mense romane? In caso affermativo, quali contromisure intende assumere?
- è consapevole dei rischi che una gestione tanto approssimativa e scadente del servizio di mensa appare funzionale a creare disaffezione crescente verso un servizio importante come quello della mensa? In caso affermativo, quali contromisure intende assumere?
- è consapevole che l’impostazione della gara d’appalto basata sul criterio del massimo risparmio per la Banca genera il massimo disagio per i colleghi? In caso affermativo, quali contromisure intende assumere?
- è consapevole che la totalità dei colleghi vogliono che la nuova gara di appalto si tenga nei tempi dovuti, ossia per giungere a un’assegnazione entro il 31.12.2012? In caso affermativo, cosa sta facendo per rispettare i termini che sono perfettamente conosciuti da anni, e che la Banca stessa si era impegnata - nel corso dell’incontro con SIBC e FALBI - a rispettare?

In attesa di cortese, sollecito riscontro, inviamo distinti saluti.