Pubblichiamo di seguito la nota inviata al Servizio Acquisti, in relazione agli esiti del sondaggio mensa svolto fra i colleghi dell'area romana.
AL CAPO DEL SERVIZIO ACQUISTI
e, p.c. AL DIRETTORE CENTRALE DOTT. MENICHIELLO
e, p.c. AL DIRETTORE CENTRALE DOTT. MENICHIELLO
Le risposte che quasi mille colleghi del solo polo romano hanno fornito al questionario promosso dal SIBC circa la qualità del servizio mensa lasciano pochi margini di interpretazione.
La qualità dei cibi è giudicata insoddisfacente dall’83% dei colleghi.
La tipologia delle pietanze è insoddisfacente per il 74% dei colleghi.
L’attuale servizio mensa è valutato in modo insoddisfacente dall’80% dei colleghi.
La qualità del cibo e l’equilibrio delle pietanze è ritenuto l’aspetto fondamentale dell’appalto dal 97% dei colleghi (il 3% ritiene giusto che la Banca si concentri sul massimo risparmio).
Il 91% dei colleghi non vuole che si proroghi l’attuale appalto anche per l’anno venturo.
Le differenze fra i diversi poli sono di entità non significativa (peggiori rispetto alla media sono reputati il polo Nazionale/Boschetto e Otricoli). Come codesto Servizio può facilmente intuire, il livello di insoddisfazione è elevato e non più eludibile.
Pertanto, il Sindacato Indipendente Banca Centrale chiede di sapere:
- è consapevole codesto Servizio del profondo scontento dei colleghi circa la qualità dei cibi e le pietanze proposte nelle mense romane? In caso affermativo, quali contromisure intende assumere?
- è consapevole dei rischi che una gestione tanto approssimativa e scadente del servizio di mensa appare funzionale a creare disaffezione crescente verso un servizio importante come quello della mensa? In caso affermativo, quali contromisure intende assumere?
- è consapevole che l’impostazione della gara d’appalto basata sul criterio del massimo risparmio per la Banca genera il massimo disagio per i colleghi? In caso affermativo, quali contromisure intende assumere?
- è consapevole che la totalità dei colleghi vogliono che la nuova gara di appalto si tenga nei tempi dovuti, ossia per giungere a un’assegnazione entro il 31.12.2012? In caso affermativo, cosa sta facendo per rispettare i termini che sono perfettamente conosciuti da anni, e che la Banca stessa si era impegnata - nel corso dell’incontro con SIBC e FALBI - a rispettare?
In attesa di cortese, sollecito riscontro, inviamo distinti saluti.
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