mercoledì 28 novembre 2012

Bando alloggi - Dr Trasparenza e Mr Fabi



In uno stupefacente volantino diffuso ieri sera, un “sindacato”:
- ci dà atto di aver chiesto di rendere pubblici gli oneri accessori di ciascun appartamento messo in bando, in modo da consentire
ai colleghi di fare scelte pienamente consapevoli;
-
ci dà atto di aver riconosciuto la grande abnegazione dei colleghi di Gestioni Immobiliari, che stanno fornendo tutte le necessarie informazioni ai colleghi;
-
ci dà atto di aver prontamente comunicato ai colleghi interessati di poter ricevere informazioni sugli alloggi prescelti per via telefonica, chiamando i numeri dei colleghi di GEI pubblicati in sede di pubblicazione del Bando Alloggi.

Poi, accorgendosi di aver esagerato nell’ammettere la funzione positiva che il SIBC svolge nell’interesse dei colleghi anche su questo argomento, ci attribuisce “un’infamante teoria secondo la quale, tracciandole richieste al telefono, si poteva monitorare l’afflusso delle domande verso questa o quell’altra abitazione... i colleghi del GE.I., e solo loro, conoscendo la numerosità delle domande e la loro concentrazione, potrebbero di conseguenza fornire in materia consigli utili per piazzare la domanda al posto giusto.”

Naturalmente, non abbiamo scritto nulla del genere, e persino i virgolettati esistono soltanto nel cervello dell'estensore del volantino Fabi (ennesimo segnale dello scadimento del confronto: virgolettare cose inventate... complimenti!). Spiace che un esempio, magari poco chiaro, fatto per sottolineare che una maggiore trasparenza va a vantaggio di tutti i colleghi, venga coartato per imbastire una misera vetero-polemichetta da vecchi sindacalisti.
Alla quale, ovviamente, non vale la pena di rispondere.
Noi, ci occupiamo dei colleghi.

Abbiamo scritto - e ribadiamo - che avremmo trovato più giusto fornire a tutti, sin da subito, attraverso la intranet aziendale e per tutti gli alloggi, le informazioni che invece i colleghi di GEI, con grande impegno, stanno fornendo ai singoli, via telefono. Qualcuno ritiene ingiusta questa proposta?
Se qualcuno è contro la trasparenza, basta che lo dica chiaramente.

Abbiamo scritto - e ribadiamo - che la risposta di GEI evidenzia un duplice problema: di riservatezza dei richiedenti e di trasparenza informativa. Problemi del quale ci illudevamo tutti fossero ben consapevoli.
Non per il motivo che ci attribuisce Mr Fabi, ossia perché i correttissimi colleghi di GEI possano violare i doveri di riservatezza che l’incarico ricevuto impone loro.
Ma perché non troviamo risposta a due domande semplici semplici: 
per quale motivo un sistema completamente imperniato sulla gestione personale via internet e sulla riservatezza delle richieste di ognuno (in tanti casi decisive per l'esito finale) viene palesemente contraddetto sul punto degli oneri accessori?  
e soprattutto: 
per quale motivo le  informazioni che si possono dare al telefono non si possono fornire con un documento pubblico disponibile sull'intranet per tutti gli interessati? 

Mistero.
Per questo, il SIBC propone sin d’ora che si intervenga sul nuovo Regolamento per fare questi (e altri) significativi passi avanti in termini di trasparenza ed equità

Tanto per cominciare, con una proposta che proviene da un brillante collega sul social network della Banca: che sia resa nota attraverso la intranet la lista di tutti gli assegnatari di alloggi di Banca esistenti in Roma, palazzo per palazzo. Se esistono problemi di privacy, siano superati da apposita clausola contrattuale in sede di periodico rinnovo. Sarebbe un fondamentale strumento di controllo “sociale”della corretta conduzione degli alloggi da parte degli assegnatari.
A parte chi subaffitta l’alloggio e chi lascia la casa ad altri per vivere altrove, qualcuno ha qualcosa in contrario?

IO VOGLIO TRASPARENZA! IO VOGLIO IL SIBC!

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