martedì 16 dicembre 2014

Alloggi di Banca, chi è dentro e chi è fuori

In linea con gli impegni assunti dalla Banca in Commissione alloggi, è prevista in tempi brevissimi l'uscita di un nuovo bando alloggi, con un numero consistente di nuove case disponibili sulla piazza romana per i colleghi che ne faranno richiesta.

Nelle more dell’uscita del bando, per il quale il SIBC fornirà un'attenta assistenza in totale trasparenza, vale la pena di interrogarsi se le innovazioni finora apportate al Regolamento alloggi siano sufficienti, o se non sia il caso di prevedere alcune modifiche migliorative.

Deroghe dei contratti di affitto rispetto al Codice Civile - Preannunciamo per i prossimi giorni un intervento formale verso la Banca e verso Sidief, al fine di correggere quella che - ad avviso nostro e dei nostri legali - è una stesura illegittima data agli ultimi contratti di affitto, inficiata da una pluralità di clausole che derogano sistematicamente alle norme del codice civile relative alle locazioni.

Alloggi inoptati - Il Regolamento alloggi prevede che la Banca (ovvero, la Sidief) possono “far uscire” dal circuito dei dipendenti alcuni alloggi, qualora essi non vengano scelti per due bandi consecutivi: “La Banca può locare direttamente a “terzi”, dandone successiva notizia alla Commissione, le unità immobiliari ad uso di abitazione che, messe in gara per due volte consecutive, non siano state richieste da dipendenti o pensionati della Banca.
Tale previsione è rimasta a lungo una mera ipotesi di scuola, ma da qualche tempo - in particolare, a seguito del consistente aumento dei canoni di affitto registrato nell’ultimo decennio - la situazione si è andata ribaltando, con un consistente numero di case messe in bando e rimaste inoptate (di poco inferiore al 10% delle case disponibili).
Il rischio evidente è che tali case, spesso molto costose, escano dal circuito dei “dipendenti Banca d’Italia”.

A tale proposito, il Sindacato Indipendente ritiene opportuno evitare che appartamenti di pregio, oggi divenuti molto costosi (ma domani chissà) escano dal circuito dei dipendenti dell’Istituto. Proponiamo quindi che sia al più presto definita una diversa gestione degli appartamenti inpotati, secondo il seguente schema logico:
1. dopo aver registrato la mancata richiesta degli appartamenti da parte di tutti i partecipanti al bando, compresi i non assegnatari, apertura di una “sessione speciale” del bando per tutti gli altri dipendenti che non avevano partecipato al “bando normale”, o non abbiano i requisiti per parteciparvi. Questo sistema - molto semplice e imperniato sul sistema dei punteggi del Regolamento - raggiungerebbe l’obiettivo di non ridurre il “parco alloggi” a disposizione dei colleghi, senza per questo ridurre la redditività di Sidief per la durata di un contratto ordinario.
2. solo in caso di mancata opzione degli appartamenti in questione, offerta a terzi della locazione, per un tempo predefinito, a condizioni economiche stabilite e più elevate di quelle per i colleghi;
3. alla scadenza di tale termine, ritorno dell’immobile nel circuito della Banca.

Sull’argomento, la scrivente Organizzazione chiede che la Banca ottenga ogni garanzia sui canoni che sarebbero applicati nel “mercato libero” da Sidief. Sarebbe estremamente “spiacevole” se ai colleghi venissero richiesti prezzi di locazione di entità rilevante, mentre a “terzi” fossero applicati canoni più favorevoli, per motivazioni facilmente immaginabili.

Esclusione comuni limitrofi - La partecipazione alle gare non è consentita a chi, per una quota pari ad almeno un terzo, è proprietario, comproprietario, titolare di diritti reali di usufrutto, di uso o di abitazione, di un alloggio disponibile nello stesso Comune dove è ubicato l’immobile richiesto, ovvero in uno dei Comuni confinanti.”
Il Regolamento prevede anche una norma di esclusione per chiunque abbia anche solo una quota di proprietà in comuni confinanti. Le città sono cambiate, Roma è cambiata radicalmente, l’urbanizzazione della città si è estesa in modo impensabile. Escludere chi ha quote di proprietà di appartamenti di comuni esterni alla città appare francamente eccessiva e anacronistica. Per dire, Mentana dista dal centro di Roma 19 km, Tivoli, Fiumicino e Pomezia 28 km, Castel San Pietro e Palestrina 35 km. Distanze che - con le condizioni normali del traffico - è ormai improbo colmare in tempi compatibili con il lavoro quotidiano.
Per tale motivo, riteniamo ormai insussistenti i motivi che portarono all’inserimento di un simile divieto nel Regolamento alloggi.

Cambio alloggio - La Banca ha consistentemente ridotto le possibilità di cambio alloggio. In particolare, ha escluso la semplice decorrenza del tempo come condizione sufficiente per partecipare al bando per cambiare casa. Il SIBC ritiene possibile e opportuno che tale normativa venga rivista, ponendo attenzione non tanto al mero decorso del tempo, ma all’evoluzione del nucleo familiare del dipendente interessato. Già oggi, per dire, il Regolamento ammette che si possa proporre una domanda di cambio alloggio quando “il numero dei componenti il nucleo familiare del richiedente risulti aumentato” e l’appartamento risulti insufficiente, salvo precisare che “tale insufficienza si verifica quando l’indice di affollamento sia superiore a 1,50”. Una coppia con un figlio, in un bilocale, non potrebbe nemmeno proporre richiesta. Questa limitazione appare decisamente eccessiva, tanto più in quanto colpisce in particolare le giovani coppie che “mettono su famiglia”; analogamente, imporre una imprecisata “particolare rilevanza” di comprovate “difficoltà familiari” come ulteriore motivazione, è solo la conferma ulteriore di uno “sfavore” che noi riteniamo ingiustificato nei confronti del cambio dell’alloggio (che favorirebbe la “liberazione” di case di taglio più piccolo e quindi adatte anche ai più giovani).

Neoassunti - Permane, solo attenuata rispetto al passato, la difficoltà per il personale di recente assunzione di riuscire a vedersi assegnato un alloggio di Banca. Ne è mera conferma la risoluzione degli ex-aequo attraverso l’assegnazione “al più anziano”. Riteniamo opportuno reintrodurre un punteggio base sostitutivo dell’anzianità per i neoassunti, da riassorbire nel giro di alcuni anni, in modo consentire una piena partecipazione al bando anche ai colleghi più giovani che spesso sono in particolari difficoltà abitative.



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martedì 2 dicembre 2014

Mense romane, la Banca risponde

Pubblichiamo di seguito la risposta della Banca alla nostra nota del 4 novembre scorso, con la quale avevamo segnalato alcune problematiche di particolare evidenza all'avvio della nuova gestione mensa.
Così come siamo i primi a dispiacerci quando l'Amministrazione finge di credere che una critica non rappresenti mai un aiuto o una collaborazione, ma solo un pericoloso attacco da cui difendersi con ogni mezzo, siamo i primi a rallegrarci quando - come in questo caso - si evidenzia invece una concreta volontà di affrontare i problemi e risolverli. Non basteranno certo le buone intenzioni a risolvere i problemi, ma ne sono una pre-condizione necessaria. 
Seguiranno nostre considerazioni sulle risposte fornite alle problematiche in essere, relativamente alle mense di tutta Roma.






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martedì 18 novembre 2014

Mensa, ticket restaurant: ecco i turni

Riportiamo di seguito il messaggio con il quale il Servizio Immobili ha positivamente onorato l'impegno assunto nel recente incontro con il SIBC e altri sindacati, predisponendo una turnazione su base volontaria di ticket restaurant nel polo "Nazionale", al fine di ovviare ai disagi registrati in termini di code in seguito alla temporanea chiusura di una delle due mense di Palazzo Koch.

Naturalmente, riteniamo che il probabile venir meno del "flusso in esubero" debba costituire una condizione sufficiente anche al necessario, urgente miglioramento del servizio, che allo stato non ha ancora superato gran parte delle problematiche da noi già segnalate al Servizio competente.






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lunedì 3 novembre 2014

Mensa, ticket restaurant e non solo

Nell’incontro tenutosi tra il responsabile del Servizio Immobili e i sindacati, c’è stato un primo significativo passo volto a ridurre il disagio che la chiusura dei locali mensa del piano 2S di via Nazionale sta creando.
L’Amministrazione, come richiesto dal SIBC, si è resa disponibile a coprire il numero dei pasti non serviti presso quella mensa attraverso ticket restaurant, che verrebbero attribuiti a rotazione fra i Servizi del Polo.
La modalità di fruizione interesserà tutti i dipendenti coinvolti a partire dal prossimo mese di gennaio, con un sistema di rotazione fra i Servizi in modo che ogni Servizio abbia il ticket per due mesi e su base volontaria (si potrà optare tra l’usufruire della mensa o del ticket). La rotazione avverrà con criteri che devono ancora essere comunicati ma che dovrebbe avere omogeneità nel numero dei colleghi interessati (300-330 ogni turno di ticket).

Come noto, nelle more del completamento dei lavori alla mensa 2S, la nostra richiesta era di non effettuare alcuna rotazione, concedendo a tutti la facoltà di opzione; riteniamo tuttavia che questa soluzione possa rappresentare una utile indicazione della volontà di alleviare il disagio oggettivamente dimostrato. Abbiamo convenuto che da gennaio, sarà nostra cura monitorare, con la collaborazione di tutti, che la soluzione prospettata sia sufficiente a compensare i problemi sin qui riscontrati.
E' stato anche richiesto di tenere in debito conto, nella implementazione del sistema, del carico di lavoro che ricadrà sulle segreterie che dovranno rendicontare l'effettivo utilizzo dei ticket.

A margine dell’incontro abbiamo evidenziato le nostre perplessità in merito all’avvio della nuova gestione, in termini di qualità degli alimenti e del servizio offerto, lamentando innanzitutto che una delle due linee di distribuzione di Via del Boschetto venisse chiusa intorno alle 14, all’inizio dell’ultimo turno, col risultato di generare lunghe file nella linea restante.
Altro nostro rilievo ha riguardato il rispetto del menù, a nostro avviso costantemente disatteso rispetto al capitolato e troppo “farcito” di piatti elaborati a scapito di portate semplici (ovvero grammature insufficienti, ovvero riduzione del 10% dello yogurth distribuito). A tal fine potrebbe essere utile la pronta introduzione della web-app, più volte annunciata ma a tutt’oggi ancora non attivata.
Ulteriori perplessità sono elencate in una lettera che abbiamo inoltrato al Servizio Immobili, e che di seguito alleghiamo. Fra di esse, la mancanza di un direttore per la mensa di via del Boschetto è causa di una inadeguatezza nelle linee guida per la preparazione degli alimenti, e anche per lo smaltimento dei rifiuti (cfr. foto).

Un ruolo importante deve tornare a essere svolto dalla Commissione mensa, che la stessa Amministrazione ha detto voler convocare a breve per stabilire insieme una linea di osservazione condivisa. Riteniamo sia utile che detta Commissione disponga di una propria casella funzionale, alla quale tutti i colleghi possano rivolgersi e dalla quale i commissari possano informare tutti delle anomalie che riscontrano, per far si che il loro lavoro venga condiviso, rammentando che i membri sono espressione dei colleghi e a loro “dovrebbero” costantemente riferire sulla loro attività. 

Vi informiamo infine che a breve, sul nostro sito www.sibc.it, sarà disponibile un blog nel quale condividere e segnalare disservizi oltreché scambiare opinioni utili al diffondere il più possibile le nostre impressioni sul servizio di mensa.


Pubblichiamo di seguito il testo della comunicazione inviata tramite mail al Capo del Servizio Immobili

Ad integrazione di quanto esposto nel corso dell’incontro del 3 novembre, come d'intesa, elenchiamo di seguito ulteriori elementi di riflessione in merito alla nuova gestione del servizio mensa.

In generale, i colleghi lamentano una diminuzione della quantità e della qualità dei pasti serviti. Le preparazioni fornite sono spesso notevolmente elaborate mentre cibi più semplici sono assenti.
Vengono utilizzati dei prodotti di marche sconosciute o di livelli inferiori come l'aranciata "Splash".
L’utilizzo di verdure per i contorni cotti è sempre di provenienza congelata, anche in presenza stagionale di una vasta varietà ad esempio spinaci cicoria e bieta sono facilmente reperibili.

Risulta inoltre che il personale interinale venga utilizzato dal gestore anche per incombenze ulteriori rispetto allo sbarazzo e ripulitura; si ricorda che tale personale non ha probabilmente ricevuto alcuna formazione in tema di trattamento degli alimenti e pertanto non è idoneo al ricoprire alcuni incarichi.

Nel contratto “pubblicizzato” si fa largo riferimento al fatto che verrebbero utilizzati prodotti biologici, freschi ed a Km zero; ma di tali aspetti nessun utente ha modo di riscontrare la rispondenza. Sarebbe utile, oltre che necessario, che sul menù esposto nella linea di distribuzione vengano indicati provenienza e qualità dei cibi offerti, anche in merito a quelli prodotti nei terreni dell’associazione “Libera”.
La stessa acqua minerale, che nella zona di Roma è imbottigliate in un numero di sorgenti considerevoli, giunge invece da Padova.

Bar – paninoteca di Via Nazionale

Nei primi giorni di gestione abbiamo riscontrato un peggioramento in merito alla qualità ed alla quantità delle pietanze del servizio di panineria. È stata utilizzata una “pasta filante” da consumare previa cottura al posto della mozzarella fresca. – ripristinata dopo il nostro intervento.
Il peso delle pizzette bianche era sensibilmente inferiore agli 80 gr del capitolato. 
Le arance utilizzate per le spremute provengono dal Sudafrica, a dispetto del principio del Km zero…
Vengono utilizzati cornetti e brioches congelati, per la cui cottura viene utilizzato un forno posto dietro le spalle degli addetti, costretti a sbalzi di temperatura durante la giornata.
Dobbiamo anche segnalare che le piastre atte a scaldare i panini sono oramai “impulibili” a causa del materiale troppo incrostato col tempo. Abbiamo sollecitato alla direzione di inoltrare formale richiesta per la sua sostituzione, per salvaguardare la salute dei fruitori della paninoteca.
Si registra inoltre una potenziale criticità nella mancanza di organico sufficiente a sostituire il personale del bar in caso di ferie e malattie, senza che ciò comporti disservizi.

Mense – 1S e “boschetto”

Il potenziamento richiesto in questa occasione non si è attuato, in quanto spesso una delle due linee di distribuzione viene chiusa intorno alle 14, seppure in presenza di personale ancora in fila.
Mancano spesso le pietanze, per cui si assiste a volte o a lunghe code, perché il “collega di turno” attende il rifornimento o si deve sentir dire che magari alle due “non trova più niente, meglio che venga prima…”.

Inoltre, per la mensa di via del Boschetto risulta non ci sia un direttore, elemento da mettere forse in connessione con la postazione di lavoro non adeguata dal punto di vista tecnologico, fatto che risulta causa di ritardi e rallentamenti ulteriori.

Commissione mensa

La Commissione andrebbe potenziata in termini numerici, avendo competenza su più strutture, ma per rafforzarla in questo frangente, sarebbe utile se essi potessero comunicare direttamente con tutti i colleghi, ad esempio con l’utilizzo di una casella di e-mail di tipo funzionale, attraverso la quale ricevere le segnalazioni, ma soprattutto attraverso la quale loro possono comunicare a tutti l’esito delle ispezioni e le azioni intraprese, perché oggi la loro attività è assolutamente oscura alla quasi totalità dei colleghi.

A chiusura di questo ci permettiamo di fare una forte raccomandazione per la promessa introduzione della Webapp, essa potrebbe ovviare a parecchie delle richieste avanzate, come la composizione dei menù, la loro rispondenza al capitolato, la qualità degli ingredienti e la loro rispondenza al contratto. Sarebbe questo un bell’esempio di trasparenza, peraltro previsto appositamente nel contratto.

In attesa di riscontro si porgono distinti saluti.

Roma, 4.11.14

COORDINAMENTO ROMA A.C.



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venerdì 19 settembre 2014

O TASI ... o stasi

In positivo accoglimento delle istanze avanzate dalle Organizzazioni Sindacali, riceviamo dal Servizio RIU una comunicazione secondo la quale "la SIDIEF sta provvedendo a fornire a tutti gli inquilini le informazioni necessarie ai fini del pagamento della TASI".

Vi preghiamo di segnalare, all'indirizzo mail segreteria@sibc.it , se questo impegno assunto dalla SIDIEF dovesse nel giro dei prossimi giorni essere disatteso. Anche perché, altrimenti, all'Agenzia delle Entrate glielo spiegano loro? 

giovedì 18 settembre 2014

Mensa, il pranzo non è servito

Durante l'incontro di oggi sul tema delle mense dell'area romana, da tempo richiesto in previsione dei problemi puntualmente verificatisi, abbiamo rappresentato al Capo del Servizio Immobili i disagi vissuti quotidianamente dai colleghi e dai lavoratori della mensa a causa della chiusura dei locali del piano 2S di palazzo Koch.

Sulla tempistica dei lavori per la mensa menzionata, la Banca ha dichiarato che i 18 mesi sono una previsione pessimistica e che sono state adottate  delle misure finalizzate a velocizzarne l’esecuzione, come ad esempio l'aumento di due ore giornaliere di lavoro del cantiere.

Le lunghe code e i disservizi che tutti noi osserviamo ogni giorno, sarebbero "dovuti dalla discordanza tra l'affluenza oraria prevista in base ai turni fissati e quella effettiva, a causa dell’inosservanza del turno assegnato" (in pratica, è colpa nostra, ndr).

Abbiamo fatto presente preliminarmente che il turno assegnato ad alcuni servizi contrasta in diversi casi con le reali esigenze lavorative delle strutture. Soprattutto, abbiamo rilevato che la stessa capienza totale delle due sale residue (1S e via del boschetto) è largamente inferiore al numero dei possibili fruitori del servizio: (400 posti contro circa ben oltre 500 aventi diritto). Abbiamo sottolineato inoltre che i disservizi e le lunghe file potrebbero peggiorare con il rientro di tutti i colleghi dalle ferie e con l'arrivo dell'inverno, che tradizionalmente aumenta il numero dei fruitori della mensa.

Abbiamo anche aggiunto che dal prossimo gennaio chi volesse ridurre la pausa pranzo a 30 minuti, vedrebbe di fatto vanificata questa possibiltà, ledendo un diritto dei lavoratori.

Le misure che la Banca intenderebbe adottare per il periodo indicato sono:
- moral suasion sul rispetto dei turni assegnati;
- potenziamento della paninoteca;
- richiesta al gestore del servizio di potenziare le linee di distribuzione;
- revisione dell'assegnazione dei servizi ai vari turni in considerazione delle attività lavorative.

Tali misure, tanto apprezzabili quanto doverose, non possono essere sufficienti ad eliminare le criticità ricontrate. Abbiamo ufficialmente richiesto ancora una volta di erogare, a chi lo vorrà richiedere, il ticket restaurant, utile in special modo a chi da gennaio fruirà della pausa a 30 minuti. Ciò senza alcuna riduzione del servizio mensa, che è un diritto dei colleghi e che deve tornare a pieno regime una volta ultimati i lavori.
La Banca preferirebbe evitare il ricorso a tale strumento, in quanto a suo dire avrebbe ricadute pesanti sulla mensa, fino al possibile licenziamento di personale (....!!...), oltre ad un costo più elevato per la Banca (questa è la motivazione vera, ndr). Abbiamo rammentato che in occasioni eccezionali e temporanee, come questa, i costi non possono costituire un vincolo che possa essere prevalente rispetto al diritto dei colleghi di non consumare l'intervallo in coda per un pasto che non arriva.

La Banca ha chiesto un mese di tempo per verificare l'efficacia delle nuove misure adottate.

Invitiamo pertanto tutti i colleghi a segnalarci anche giornalmente, qualunque disagio o disservizio ritengono utile evidenziare, come ad esempio la carenza cronica di posate presso la mensa di via del Boschetto, che la Banca si è impegnata a portare all’attenzione del gestore. 

martedì 9 settembre 2014

Il diritto alla mensa, il diritto al pasto


Sin dallo scorso 22 luglio, facili profeti, scrivemmo: “Chiediamo che siano assicurati interventi immediati per portare a soluzione i disagi esistenti nonché, come accaduto per casi analoghi, che sia accordata ai colleghi che ne facciano richiesta la possibilità di usufruire dei ticket restaurant quale ulteriore misura di contenimento della specifica problematica relativa alla chiusura della mensa del piano 2S”.
E ancora: “entro fine settembre, sia previsto un incontro di verifica sulla situazione mensa tra il Servizio competente e tutte le OO.SS….; in tale sede, l’Amministrazione dovrebbe seriamente considerare l'opportunità di riconoscere ticket restaurant a tutti coloro che ne faranno richiesta, anche al fine di non pregiudicare la norma secondo cui “il dipendente può ridurre fino a 30 minuti l’intervallo previsto per la Struttura di appartenenza”. Trenta minuti in fila non sono un intervallo, sono uno scandalo.”

Successivamente, anche la FABI ha avanzato analoga richiesta. Ci rallegriamo che, da ultimo, lo stesso abbiano fatto anche Falbi, Cgil e Uil.

Sono quindi già cinque le organizzazioni sindacali che hanno pubblicamente denunciato questa situazione insostenibile e chiesto un incontro per trovare soluzioni al problema. La mensa è un diritto che va tutelato con forza, ma se la mensa non è fruibile per tutti, la Banca non può permettersi di fare spallucce e dire "arrangiatevi".

Ci auguriamo che - almeno ora che il problema è sotto gli occhi di tutti - il dipartimento convochi immediatamente tutte le OO.SS., e si renda disponibile ad accedere alle richieste che - mai come in questo caso - vengono avanzate a gran voce da moltissimi colleghi.




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lunedì 25 agosto 2014

In fila per una mensa migliore

Dopo anni di vicissitudini, sembra avvicinarsi, finalmente, una mensa a misura di persona. Almeno sulla carta.
Il recente messaggio n. 812903/14 illustra infatti alcuni primi risultati che saranno ottenuti grazie al rinnovo della società appaltatrice del contratto mensa:
- attenzione alla qualità delle derrate alimentari, utilizzo di prodotti bio e di produzione locale;
- monitoraggio del grado di soddisfazione dell’utenza;
- introduzione di strumenti per una costante informazione e verifica dei menu programmati;
- adozione di misure di responsabilità etica (es: utilizzo di prodotti provenienti da terreni confiscati alle mafie, o del commercio equo e solidale) e ambientale (es: erogazione di bevande alla spina).

Insomma, sulla carta avremo una mensa decente, con prodotti di migliore qualità e anche la possibilità di partecipare direttamente, controllare ed esprimere una valutazione consapevole da parte di tutto il personale.
(Un segnale positivo: le nostre critiche aiutano chi vuole migliorare, non  fanno solo saltare la mosca al naso a chi invece si impegna a far sì che le cose peggiorino. Fa piacere che in Banca alcuni settori abbiano alla fine reagito positivamente agli stimoli ricevuti, e dispiace per quanti invece si credono monarchi assoluti.)

Affinché questi bei risultati non restino solo sulla carta, ci permettiamo due semplici richieste:
- che i risultati dei feedback degli utenti siano pubblici, liberamente consultabili da tutto il personale;
- che la Banca eserciti fino in fondo i suoi doveri di controllo. Come ben noto, il corretto funzionamento di un qualsiasi servizio in appalto dipende quasi esclusivamente dall'attività di controllo dell'ente appaltatore, e solo in seconda battuta dall'azienda che svolge il servizio.

Se poi si riuscisse a ripensare il meccanismo di controllo da parte delle Commissioni mensa, sarebbe un’ottima cosa. Nelle more, è buona cosa sentirci tutti “commissari mensa”, esprimere valutazioni e segnalare ogni anomalia alla banca con gli strumenti che saranno predisposti e - perché no? - al SIBC, scrivendo a segreteria@sibc.it.

Non vogliamo ricominciare a criticare la mensa per i prossimi cinque anni. Prevenire, è meglio che curare!

Post Scriptum: sarebbe cosa utile svelare il mistero che circonda i lavori che interesseranno la mensa 2S di Palazzo Koch, che per tale motivo resterà chiusa per diciotto mesi (neanche fosse il restauro di un’opera d’arte).
Ad ogni buon conto, poiché già in questi giorni ferragostani si sono segnalate file cospicue nelle rimanenti mense aperte, e la consueta sparizione delle pietanze del menu già prima delle 13,30, siamo notevolmente preoccupati per quel che accadrà alla ripresa di settembre. Anche perché, sarebbe davvero "curioso" se la Banca facesse di tutto per allungarci la pausa mensa, proprio quando ci ha venduto a caro prezzo il diritto ad abbreviarla.

Per tale motivo, chiediamo formalmente che, entro fine settembre, sia previsto un incontro di verifica sulla situazione mensa tra il Servizio competente e tutte le OO.SS., comprese naturalmente quelle che, firmando gli accordi sull'orario di lavoro, dovrebbero essere interessate al rispetto delle norme favorevoli ai colleghi; in tale sede, l’Amministrazione dovrebbe seriamente considerare l'opportunità di riconoscere ticket restaurant a tutti coloro che ne faranno richiesta, anche al fine di non pregiudicare la norma secondo cui “il dipendente può ridurre fino a 30 minuti l’intervallo previsto per la Struttura di appartenenza”. Trenta minuti in fila non sono un intervallo: sono uno scandalo.


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venerdì 8 agosto 2014

Mensa ventura e mensa-sventura


Come le favole, talvolta anche gli incubi hanno un lieto fine. Dal prossimo 1° ottobre, infatti, saluteremo senza rimpianti la gestione della mensa della Compass, in quanto - a distanza di 40 (quaranta) mesi dalla promessa dell'allora Funzionario generale dell'area Appalti dott. Proia (che non è un omonimo dell’attuale Segretario Generale della Banca: è proprio lui) - si è conclusa la tribolata vicenda dell'appalto mensa. Dopo infinite proroghe, lunghe quasi quanto la durata di un intero contratto, la Compass lascerà il campo alla società vincitrice dell'appalto, la Gemeaz (peraltro già sperimentata, fino alla famigerata gara del 2009).

Ora, ci permettiamo di sollecitare il Dipartimento competente, che nel frattempo ha fortunatamente cambiato guida, a prestare la massima attenzione su alcuni aspetti:

1. da alcune settimane, la qualità del servizio di ristorazione offerto dalla Compass ha subito (se possibile) un ulteriore scadimento. Diversi colleghi ci hanno segnalato casi di pietanze immangiabili, di cibi scaduti o avariati. Al di là del consueto paravento delle presunte Commissioni mensa (che in alcuni posti esistono e lavorano, in altri dormono e di conseguenza...), l'Amministrazione deve esercitare la massima vigilanza diretta, onde evitare che la Compass, cosciente di avere i giorni contati, non scarichi sui colleghi tutti gli avanzi di magazzino;
2. il nuovo capitolato, il contratto di appalto con la Gemeaz e le relative certificazioni Haccp devono al più presto essere messe a disposizione di tutti i colleghi, al fine di permettere una verifica costante e "collettiva" dell'operato del nuovo gestore;
3. la questione della chiusura della mensa 2S di Palazzo Koch per ben 18 (diciotto) mesiappare degna di approfondimento. Ribadiamo con forza l'invito all'Amministrazione affinché si faccia carico del problema, anche attraverso ticket restaurant, che non può certo essere risolto con un rimescolamento dei turni mensa o attribuendo ai colleghi l'onere di togliere i vassoi dai tavoli (senza che - come invece a Vermicino - i locali siano stati costruiti in modo tale da non sovrapporre flussi di colleghi alla ricerca di un posto dove sedersi e colleghi diretti alle strutture di deposito dei vassoi). Inoltre appare evidente che l'improvvisa riduzione del personale solitamente preposto alla sistemazione dei tavoli - un regalino finale alla Compass? oppure una sopravvalutazione del numero dei colleghi in ferie? - comporta anche evidenti rischi di carattere igienico, inerenti la pulizia dei tavoli.

A meno che, questi misteriosi lavori, che dureranno per ben diciotto mesi (ma che dovranno mai fare al 2S?), non siano semplicemente un grimaldello per allontanare le persone dalla mensa (in primis: tutti coloro che vorranno usufruire dell'intervallo di 30 minuti, e troveranno 30 minuti di fila nell’unica mensa aperta) così che, un domani, la Banca possa risparmiare anche su questo. 
Bisogna comprenderla, mamma Banca: le banche azioniste sono sempre più affamate dei colleghi.


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martedì 22 luglio 2014

Mense senza soluzione



Con la nota n. 0734182/14 del 21 luglio, l'Amministrazione ha comunicato la chiusura della sala mensa posta al piano 2S dell’edificio di via dei Serpenti (palazzo Koch), a partire dal 28 luglio e per un periodo stimato di 18 mesi (diciotto mesi!).  
Nella nota vengono esposte modifiche gestionali che - secondo le intenzioni dichiarate - sarebbero volte a contenere “il più possibile i disagi rivenienti dalla conseguente diminuzione dei posti complessivamente disponibili presso le mense di Palazzo Koch e di Via del Boschetto”.
C'è da chiedersi se sia corretto mettere in atto situazioni che determinano ulteriori disagi, quando strutturalmente non si riesce a far fronte ai disagi di notevole entità, già esistenti.
Pensiamo all'imbarazzante situazione di chi abbia un qualunque turno mensa successivo al primo e stabilmente trova esaurita larga parte delle pietanze dichiarate nel menu. Pensiamo a quanti attendono da anni la cacciata di una società che ha dimostrato gravi inefficienze e "leggerezze" contrattuali, e che gode da anni di proroghe senza fine da parte di un'Amministrazione che incredibilmente non riesce a concludere una gara d'appalto che doveva terminare un anno e mezzo fa!
Invece di riparare QUESTI disagi, se ne aggiungono altri, di rilevante impatto. Disagi che, nella migliore delle ipotesi, si tradurranno in un allungamento dei tempi necessari alla fruizione del pasto. Un’ipotesi da tenere in considerazione perché in contraddizione con i nuovi accordi sull’orario di lavoro che implicano, per chi volesse fruire della pausa ridotta a trenta minuti, la necessità di poter fruire di un servizio assai più celere dell’attuale. Disagi che si protrarranno per un arco di tempo considerevole e che un mero riassetto delle linee di distribuzione non potrà certo contenere. 
Chiediamo pertanto che siano assicurati interventi immediati per portare a soluzione i disagi esistenti nonché, come accaduto per casi analoghi, che sia accordata ai colleghi che ne facciano richiesta la possibilità di usufruire dei ticket restaurant quale ulteriore misura di contenimento della specifica problematica relativa alla chiusura della mensa del piano 2S.


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mercoledì 25 giugno 2014

Proroga bando alloggi

E' stata disposta in data odierna la proroga della scadenza per la presentazione delle domande di locazione per il bando alloggi su Roma, dall'11 al 18 luglio
Nell'apprezzare la sensibilità dell'Amministrazione per l'esigenza da più parti evidenziata di avere un tempo adeguato a visitare i diversi alloggi, si esprime rammarico per il mancato prolungamento dell'orario di "apertura" concesso, che rende identicamente problematico poter visitare gli alloggi al di fuori dell'orario di servizio.

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lunedì 23 giugno 2014

Bando alloggi giugno 2014

In relazione al bando per l'assegnazione di 82 alloggi uscito lo scorso venerdì, disponibile per la consultazione nell'area personale di ogni collega della intranet aziendale, il Sindacato Indipendente è a disposizione delle colleghe e dei colleghi per ogni esigenza di ausilio nella compilazione della richiesta di alloggio (scrivere a segreteria@sibc.it).

Nel rilevare positivamente l'indicazione trasparente degli oneri accessori per ciascun alloggio, come formalmente chiesto dal SIBC dal novembre 2012, invitiamo l'Amministrazione a consentire l'accesso agli alloggi per orari pomeridiani e del sabato più prolungati rispetto a quelli indicati, in modo da permettere in modo effettivo, a tutti i colleghi in servizio, di visitare gli appartamenti desiderati.


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mercoledì 29 gennaio 2014

Canoni di locazione Sidief

Trasmettiamo in allegato la risposta della Banca sulla questione SIDIEF, sulla quale il SIBC (e la FABI) avevano formalmente intrattenuto l'Amministrazione nei giorni scorsi. Come potete leggere, manca tuttora una risposta adeguata al problema della mancata ricezione dei bollettini di pagamento, che non può tradursi in ulteriori oneri per i colleghi. 


giovedì 23 gennaio 2014

Sidief parte male

Al Dottor Nunzio Minichiello
Direttore Centrale Area Patrimonio
Immobiliare e Acquisti


Oggetto: pagamento canoni di locazione

Giungono alla scrivente Organizzazione numerose segnalazioni inerenti il mancato ricevimento dei bollettini MAV prestampati, necessari per il pagamento del canone di affitto e delle spese condominiali relative all’appartamento di Banca condotto in locazione.
Tali ritardi, asseritamente imputabili a motivi tecnici della Sidief (ma non lo sapevano da almeno un anno che avrebbero avuto in gestione il patrimonio della Banca? n.d.r.), si sommano alla singolare modifica delle modalità di pagamento per la quale sarebbe stata doverosa un’idonea e preventiva informativa a tutti gli interessati. Questi ultimi sono ora improvvisamente costretti a organizzarsi per una diversa modalità di pagamento, che per alcuni può legittimamente risultare complessa e dispendiosa anche dal punto di vista temporale.
Ciò premesso, il Sindacato Indipendente invita codesta Amministrazione a fornire sollecite indicazioni ai colleghi sulla materia in oggetto, anche relativamente ai naturali ritardi nella regolarizzazione di pagamenti che la Sidief prevedeva fossero assolti entro il prossimo 26 gennaio.
Si resta in attesa di cortese riscontro e si inviano distinti saluti.

Roma, 22 gennaio 2014

                                                                                  LA SEGRETERIA NAZIONALE