lunedì 3 novembre 2014

Mensa, ticket restaurant e non solo

Nell’incontro tenutosi tra il responsabile del Servizio Immobili e i sindacati, c’è stato un primo significativo passo volto a ridurre il disagio che la chiusura dei locali mensa del piano 2S di via Nazionale sta creando.
L’Amministrazione, come richiesto dal SIBC, si è resa disponibile a coprire il numero dei pasti non serviti presso quella mensa attraverso ticket restaurant, che verrebbero attribuiti a rotazione fra i Servizi del Polo.
La modalità di fruizione interesserà tutti i dipendenti coinvolti a partire dal prossimo mese di gennaio, con un sistema di rotazione fra i Servizi in modo che ogni Servizio abbia il ticket per due mesi e su base volontaria (si potrà optare tra l’usufruire della mensa o del ticket). La rotazione avverrà con criteri che devono ancora essere comunicati ma che dovrebbe avere omogeneità nel numero dei colleghi interessati (300-330 ogni turno di ticket).

Come noto, nelle more del completamento dei lavori alla mensa 2S, la nostra richiesta era di non effettuare alcuna rotazione, concedendo a tutti la facoltà di opzione; riteniamo tuttavia che questa soluzione possa rappresentare una utile indicazione della volontà di alleviare il disagio oggettivamente dimostrato. Abbiamo convenuto che da gennaio, sarà nostra cura monitorare, con la collaborazione di tutti, che la soluzione prospettata sia sufficiente a compensare i problemi sin qui riscontrati.
E' stato anche richiesto di tenere in debito conto, nella implementazione del sistema, del carico di lavoro che ricadrà sulle segreterie che dovranno rendicontare l'effettivo utilizzo dei ticket.

A margine dell’incontro abbiamo evidenziato le nostre perplessità in merito all’avvio della nuova gestione, in termini di qualità degli alimenti e del servizio offerto, lamentando innanzitutto che una delle due linee di distribuzione di Via del Boschetto venisse chiusa intorno alle 14, all’inizio dell’ultimo turno, col risultato di generare lunghe file nella linea restante.
Altro nostro rilievo ha riguardato il rispetto del menù, a nostro avviso costantemente disatteso rispetto al capitolato e troppo “farcito” di piatti elaborati a scapito di portate semplici (ovvero grammature insufficienti, ovvero riduzione del 10% dello yogurth distribuito). A tal fine potrebbe essere utile la pronta introduzione della web-app, più volte annunciata ma a tutt’oggi ancora non attivata.
Ulteriori perplessità sono elencate in una lettera che abbiamo inoltrato al Servizio Immobili, e che di seguito alleghiamo. Fra di esse, la mancanza di un direttore per la mensa di via del Boschetto è causa di una inadeguatezza nelle linee guida per la preparazione degli alimenti, e anche per lo smaltimento dei rifiuti (cfr. foto).

Un ruolo importante deve tornare a essere svolto dalla Commissione mensa, che la stessa Amministrazione ha detto voler convocare a breve per stabilire insieme una linea di osservazione condivisa. Riteniamo sia utile che detta Commissione disponga di una propria casella funzionale, alla quale tutti i colleghi possano rivolgersi e dalla quale i commissari possano informare tutti delle anomalie che riscontrano, per far si che il loro lavoro venga condiviso, rammentando che i membri sono espressione dei colleghi e a loro “dovrebbero” costantemente riferire sulla loro attività. 

Vi informiamo infine che a breve, sul nostro sito www.sibc.it, sarà disponibile un blog nel quale condividere e segnalare disservizi oltreché scambiare opinioni utili al diffondere il più possibile le nostre impressioni sul servizio di mensa.


Pubblichiamo di seguito il testo della comunicazione inviata tramite mail al Capo del Servizio Immobili

Ad integrazione di quanto esposto nel corso dell’incontro del 3 novembre, come d'intesa, elenchiamo di seguito ulteriori elementi di riflessione in merito alla nuova gestione del servizio mensa.

In generale, i colleghi lamentano una diminuzione della quantità e della qualità dei pasti serviti. Le preparazioni fornite sono spesso notevolmente elaborate mentre cibi più semplici sono assenti.
Vengono utilizzati dei prodotti di marche sconosciute o di livelli inferiori come l'aranciata "Splash".
L’utilizzo di verdure per i contorni cotti è sempre di provenienza congelata, anche in presenza stagionale di una vasta varietà ad esempio spinaci cicoria e bieta sono facilmente reperibili.

Risulta inoltre che il personale interinale venga utilizzato dal gestore anche per incombenze ulteriori rispetto allo sbarazzo e ripulitura; si ricorda che tale personale non ha probabilmente ricevuto alcuna formazione in tema di trattamento degli alimenti e pertanto non è idoneo al ricoprire alcuni incarichi.

Nel contratto “pubblicizzato” si fa largo riferimento al fatto che verrebbero utilizzati prodotti biologici, freschi ed a Km zero; ma di tali aspetti nessun utente ha modo di riscontrare la rispondenza. Sarebbe utile, oltre che necessario, che sul menù esposto nella linea di distribuzione vengano indicati provenienza e qualità dei cibi offerti, anche in merito a quelli prodotti nei terreni dell’associazione “Libera”.
La stessa acqua minerale, che nella zona di Roma è imbottigliate in un numero di sorgenti considerevoli, giunge invece da Padova.

Bar – paninoteca di Via Nazionale

Nei primi giorni di gestione abbiamo riscontrato un peggioramento in merito alla qualità ed alla quantità delle pietanze del servizio di panineria. È stata utilizzata una “pasta filante” da consumare previa cottura al posto della mozzarella fresca. – ripristinata dopo il nostro intervento.
Il peso delle pizzette bianche era sensibilmente inferiore agli 80 gr del capitolato. 
Le arance utilizzate per le spremute provengono dal Sudafrica, a dispetto del principio del Km zero…
Vengono utilizzati cornetti e brioches congelati, per la cui cottura viene utilizzato un forno posto dietro le spalle degli addetti, costretti a sbalzi di temperatura durante la giornata.
Dobbiamo anche segnalare che le piastre atte a scaldare i panini sono oramai “impulibili” a causa del materiale troppo incrostato col tempo. Abbiamo sollecitato alla direzione di inoltrare formale richiesta per la sua sostituzione, per salvaguardare la salute dei fruitori della paninoteca.
Si registra inoltre una potenziale criticità nella mancanza di organico sufficiente a sostituire il personale del bar in caso di ferie e malattie, senza che ciò comporti disservizi.

Mense – 1S e “boschetto”

Il potenziamento richiesto in questa occasione non si è attuato, in quanto spesso una delle due linee di distribuzione viene chiusa intorno alle 14, seppure in presenza di personale ancora in fila.
Mancano spesso le pietanze, per cui si assiste a volte o a lunghe code, perché il “collega di turno” attende il rifornimento o si deve sentir dire che magari alle due “non trova più niente, meglio che venga prima…”.

Inoltre, per la mensa di via del Boschetto risulta non ci sia un direttore, elemento da mettere forse in connessione con la postazione di lavoro non adeguata dal punto di vista tecnologico, fatto che risulta causa di ritardi e rallentamenti ulteriori.

Commissione mensa

La Commissione andrebbe potenziata in termini numerici, avendo competenza su più strutture, ma per rafforzarla in questo frangente, sarebbe utile se essi potessero comunicare direttamente con tutti i colleghi, ad esempio con l’utilizzo di una casella di e-mail di tipo funzionale, attraverso la quale ricevere le segnalazioni, ma soprattutto attraverso la quale loro possono comunicare a tutti l’esito delle ispezioni e le azioni intraprese, perché oggi la loro attività è assolutamente oscura alla quasi totalità dei colleghi.

A chiusura di questo ci permettiamo di fare una forte raccomandazione per la promessa introduzione della Webapp, essa potrebbe ovviare a parecchie delle richieste avanzate, come la composizione dei menù, la loro rispondenza al capitolato, la qualità degli ingredienti e la loro rispondenza al contratto. Sarebbe questo un bell’esempio di trasparenza, peraltro previsto appositamente nel contratto.

In attesa di riscontro si porgono distinti saluti.

Roma, 4.11.14

COORDINAMENTO ROMA A.C.



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