mercoledì 21 marzo 2012

Viabilità per il Centro Donato Menichella

Pubblichiamo la lettera inviata questa mattina all'Amministrazione, per sollecitare un intervento sul tema della viabilità per raggiungere il Centro Donato Menichella.

Da anni, la via di accesso diretta verso il Centro Donato Menichella, che collegava via di Passolombardo a viale Guido Carli, risulta chiusa a causa dei lavori (interrotti senza prospettive di ripresa) del cantiere per l’opera di Santiago Calatrava.

Un’opera, lo ricordiamo, che originariamente doveva essere pronta per i Mondiali di nuoto 2009, e che era stata poi destinata a essere utilizzata per le Olimpiadi di Roma del 2020 - che, come noto, non si terranno in Italia.

A causa della chiusura della strada, i colleghi che devono raggiungere il C.D.M. sono costretti a un percorso tortuoso (via di Passolombardo, via Cracovia, via Salamanca, via dell’Archiginnasio), per potersi poi ricongiungere a via Guido Carli. Un percorso inefficiente, oltre che per la sua lunghezza (3 km, a fronte di 1,2 km del tragitto preesistente), perché caratterizzato da un esiguo spazio della carreggiata, buche sul terreno, scarsa illuminazione.

Ad aggravare ulteriormente la situazione, lungo il percorso sono stati aperti due nuovi cantieri per iniziativa dell’Università di Tor Vergata, che aggravano la situazione della viabilità per effetto del continuo transito, in entrata e in uscita, di mezzi pesanti che ostacolano una circolazione regolare e in condizioni di sicurezza.

Al riguardo, si ha presente che gli accordi intercorsi in occasione della migrazione per il Centro Donato Menichella prevedevano la disponibilità di una viabilità adeguata a raggiungere il Centro medesimo. In seguito, esattamente quattro anni or sono, codesta Amministrazione informò ufficialmente i colleghi che “per ragioni operative di cantiere” la viabilità avrebbe subito le modifiche sopra riportate, per un periodo indicato in “circa un anno”. Al contrario, a quattro anni di distanza, la situazione è rimasta immodificata, con ciò comportando il venir meno a un patto fra le parti e un sensibile nocumento per i colleghi interessati.

Tutto ciò premesso, il Sindacato Indipendente Banca Centrale ritiene che il tempo intercorso da allora renda assolutamente obbligatorio e non procrastinabile, da parte di codesta Amministrazione, compiere con sollecitudine tutti i passi necessari presso le Autorità competenti, al fine di ripristinare le precedenti condizioni di viabilità “diretta” verso via Guido Carli per chi proviene da zona “Torrenova”.

In attesa di un pronto riscontro alla presente, inviamo distinti saluti.

Roma, 21 marzo 2012

LA SEGRETERIA NAZIONALE

mercoledì 14 marzo 2012

Mense romane - Risultati Sondaggio e Lettera alla Banca

Pubblichiamo di seguito la nota inviata al Servizio Acquisti, in relazione agli esiti del sondaggio mensa svolto fra i colleghi dell'area romana.

AL CAPO DEL SERVIZIO ACQUISTI
e, p.c. AL DIRETTORE CENTRALE DOTT. MENICHIELLO

Le risposte che quasi mille colleghi del solo polo romano hanno fornito al questionario promosso dal SIBC circa la qualità del servizio mensa lasciano pochi margini di interpretazione. 

La qualità dei cibi è giudicata insoddisfacente dall’83% dei colleghi.
La tipologia delle pietanze è insoddisfacente per il 74% dei colleghi.
L’attuale servizio mensa è valutato in modo insoddisfacente dall’80% dei colleghi.
La qualità del cibo e l’equilibrio delle pietanze è ritenuto l’aspetto fondamentale dell’appalto dal 97% dei colleghi (il 3% ritiene giusto che la Banca si concentri sul massimo risparmio).
Il 91% dei colleghi non vuole che si proroghi l’attuale appalto anche per l’anno venturo.

Le differenze fra i diversi poli sono di entità non significativa (peggiori rispetto alla media sono reputati il polo Nazionale/Boschetto e Otricoli). Come codesto Servizio può facilmente intuire, il livello di insoddisfazione è elevato e non più eludibile. 

Pertanto, il Sindacato Indipendente Banca Centrale chiede di sapere:
- è consapevole codesto Servizio del profondo scontento dei colleghi circa la qualità dei cibi e le pietanze proposte nelle mense romane? In caso affermativo, quali contromisure intende assumere?
- è consapevole dei rischi che una gestione tanto approssimativa e scadente del servizio di mensa appare funzionale a creare disaffezione crescente verso un servizio importante come quello della mensa? In caso affermativo, quali contromisure intende assumere?
- è consapevole che l’impostazione della gara d’appalto basata sul criterio del massimo risparmio per la Banca genera il massimo disagio per i colleghi? In caso affermativo, quali contromisure intende assumere?
- è consapevole che la totalità dei colleghi vogliono che la nuova gara di appalto si tenga nei tempi dovuti, ossia per giungere a un’assegnazione entro il 31.12.2012? In caso affermativo, cosa sta facendo per rispettare i termini che sono perfettamente conosciuti da anni, e che la Banca stessa si era impegnata - nel corso dell’incontro con SIBC e FALBI - a rispettare?

In attesa di cortese, sollecito riscontro, inviamo distinti saluti.

martedì 6 marzo 2012

Cosa mangeremo domani?

Che la qualità della mensa, in linea generale, sia piuttosto scadente è una convinzione abbastanza diffusa. Che ciò sia frutto del combinato disposto di:
a) un appalto studiato per ridurre al minimo i costi per la Banca, prescindendo di fatto da considerazioni di qualità;
b) sistematiche violazioni del capitolato da parte della società che gestisce il servizio mensa, a fronte di una certa lentezza e “timidezza” della Banca nell’imboccare la via delle sanzioni,
riteniamo sia altrettanto pacifico.
 
Per fortuna, il contratto in corso va a scadere a fine anno.
Per fortuna, incalzata già diversi mesi fa nel corso di un incontro da SIBC e FALBI, la stessa Amministrazione (con in testa il dott. Proia, che all’epoca era il Funzionario Generale competente sulla materia) convenne sull’assoluta inopportunità di prorogare il contratto in essere.
 
La strada per evitare proroghe al contratto in corso è abbastanza elementare: basta fare una gara d’appalto. Se non si fa un appalto, è un filino difficile che -  anche nel 2013! - potremo mangiare qualcosa di diverso e di meglio di quel che ci riserva “mamma Compass”.
In attesa, quindi, di avere segnali confortanti dai “servizi competenti”, che abbiamo interessato con lettera ufficiale, vi chiediamo di esprimere il vostro pensiero sullo stato attuale della mensa e sulle sue prospettive con il sondaggio sottostante. 

Daremo presto conto dei risultati, certi che anche l'Amministrazione sia interessata a conoscere la vostra opinione.